Roba
da sballo, la natura. E ci vuole ‘solo’ semplicità per capirlo. Altro che
smanie. Basta seguire il flusso, delle cose e della vita.
La
corsa a chissà a cosa ha lasciato pugni di mosche. Guai ne abbiamo fatti, ai
noi stessi e al mondo intero. Ma non è mai troppo tardi, forse. Per ripartire. Per
svoltare. Per farsi un bagno di verità. Verità da sballo, roba inebriante. Che sta
esattamente in tutto quello dal quale presuntuosi, egocentrici, superficiali,
pretenziosi siamo scappati, da tutto l’amore al quale stupidi e miserabili ci
siamo sottratti.
Mi
ha emozionato il pensiero di Elisa:
‘ieri
ho avuto il piacere di parlare quasi due ore con una cara anziana signora, mi
ha raccontato di suo marito che non c’è più, delle cose che facevano da
giovanissimi, delle attenzioni che lui ha avuto nei suoi confronti fino all’ultimo
giorno che hanno trascorso accanto. A stento ho trattenuto una lacrima. Ma io
mi chiedo, noi generazione di scoppiati, di persone poco attente ai veri valori
della vita…un giorno sapremo perdonarci per tutto quello che ci siamo persi? Per
gli anni sprecati, per le cose fatte con leggerezza, per la non voglia di
mettersi in gioco mentre la persona giusta ci scivolava dalle dita?’
C’è
molta amarezza. Ma, dove si fanno strada consapevolezza e sensibilità, c’è
sempre un’enorme speranza. Quella che si apra una breccia, che la breccia si
allarghi e spalanchi l’accesso alla vita, quella autentica. Fatta proprio di
gesti complici, di sguardi infiniti, di legami profondi.
Roba
da sballo. Che non ha bisogno di fuochi d’artificio, illusioni, inganni. Che sa
sorridere, sinceramente. Che comprende che le grandi felicità stanno nei
piccoli momenti.
E’
questo il tempo. Perché al fondo del barile, anzi dopo averlo pure raschiato,
non si può che risalire. Con un bel colpo di reni. Evviva.
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