Ogni
mattina prima di connetterci alla rete colleghiamoci alla vita.
Internet
può aspettare, il mondo invece merita la nostra presenza subito. Possibilmente sveglia
e brillante.
Testa
e cuori saldi e pronti. E avanti con lo sballo. Sotto l’uragano dei sensi. Con le
mani in pasta. Con le gambe in moto. Sentire, vedere, fare. Mettere insieme
fatti e parole, respiri e progetti.
Il
bene o il male ci acchiappano come e quando vogliono, se ne fottono dei nostri
bronci e delle nostre lusinghe. Comunque resta sempre infinitamente più
gagliardo esserci che trascinarsi. Ecco, basta aprire gli occhi, rimboccarsi le
maniche, accendere i motori e schiudere il sorriso.
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